PROVVEDIMENTI STRAORDINARI : le proposte di Giannozzo Pucci per l' agroecologia e la sovranità alimentare come asse strategico della transizione ecologica
L’epidemia da Covid 19, la crisi climatica più stringente, l’aumento delle materie prime e del costo dei carburanti a causa della guerra in Ucraina, le difficoltà di approvvigionamento alimentare che ne consegue, hanno prodotto una situazione di emergenza che richiede provvedimenti eccezionali non limitati al breve periodo.
L’avvio di una strategia agroecologica intende investire i territori marginali, le aree rurali sottoutilizzate, i boschi, le foreste, i comuni e gli insediamenti spopolati, con tutte le nuove forme di agricoltura ecologica, bioarchitettura, produzioni di energie rinnovabili coinvolgendo volontari, studenti, scuole di ogni ordine e grado, università, centri di ricerca, immigrati in fuga dalla guerra e dalla desertificazione. Si tratta di una rigenerazione dell’agricoltura contadina e poderale.
Il cibo sano, coloro che lo producono senza veleni né dipendenze dall’industria, con la vendita diretta agli abitanti delle aree più vicine, sono bene comune.
Le attuali leggi che riguardano l’agricoltura, i semi, l’igiene alimentare e l’energia resteranno in vigore per l’agricoltura convenzionale e le trasformazioni alimentari industriali.
L’agroecologia è una nuova strategia, dettata dall’emergenza, con i seguenti obbiettivi:
Ridurre progressivamente la dipendenza energetica e alimentare delle aree marginali italiane e bonificare dagli inquinanti chimici il maggior numero di sottobacini imbriferi in cui sviluppare le produzioni agroecologiche liberalizzando le attività della relativa rete alimentare su base artigianale con la minore dipendenza possibile da fattori esterni al territorio e ai cicli naturali.
A questo scopo si istituisce:
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un nuovo codice di leggi e regolamenti specifici per l’agricoltura agroecologica, dove per tale si intende qualsiasi forma di coltivazione e intervento agro-forestale che non acquista né si serve di fattori produttivi chimici di sintesi esterni all’attività, come pesticidi, diserbanti, regolatori di crescita e ormoni, un massimo di animali a ettaro, scarsa meccanizzazione tecnologica e basso consumo di combustibili fossili, non produce inquinamenti ma cattura, accresce e mantiene il carbonio nel suolo;
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un catasto rurale comprendente i terreni utilizzati in agroecologia o ad essa dedicati, se si tratta di terreni demaniali o privati messi a disposizione o usati allo scopo;
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un regime di esenzione totale per la vendita diretta dei prodotti dell’agroecologia nei mercati comunali della regione e delle regioni confinanti, nonché per un solo intermediario.
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Viene abolita l’IMU e ogni altra tassazione sulle terre dedicate all’agroecologia, eccetto quelle catastali sui redditi agrario e dominicale.
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Nel mondo rurale agroecologico sono sperimentabili nuovi contratti agrari compresa l’enfiteusi, e l’unità produttiva di base è il podere non l’impresa. Le terre agricole demaniali o pubbliche saranno dedicate all’agro-ecologia e a tale scopo concesse in comodato, usofrutto, affitto per periodi crescenti in base ai risultati per attività.
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Si istituisce lo status di esercente di un mestiere senza impresa ai piccoli artigiani individuali a bassa tecnologia nelle zone di collina, montagna e marginali. Esenzione fiscale e iva per tutti gli esercenti le piccole attività commerciali di supporto alle iniziative agro-ecologiche nelle frazioni rurali di collina e montagna e nelle aree vocate alla rigenerazione agricola con redditi fino a un massimo di 40.000 euro.
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Ai contadini agro-ecologici è riconosciuto il diritto all’analfabetismo burocratico e digitale: tutti i controlli pubblici saranno a carico pubblico che formerà dei funzionari appositi e itineranti, a cui sarà dato l’incarico di verificare il lavoro, ad es. la costruzione o ricostruzione di muri a secco, la bonifica di terreni degradati, la piantumazione di varietà cattura carbonio atmosferico, l’acquisto di strumenti per la trasformazione artigianale dei prodotti, di tecniche per l’uso di animali nelle attività di trasporto ecc. prima della realizzazione e dopo, i quali saranno finanziati senza perdite di tempo per il contadino a lavoro ultimato e a unità di misura.
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È libero lo scambio, la vendita e selezione dei semi da parte delle attività agroecologiche.
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Si istituisce un fondo di micro prestiti a bassi interessi per gli eco-coltivatori in avviamento;
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Finanziamento pubblico, anche tramite esenzioni fiscali, delle attività di manutenzione, ricostruzione ambientale come miglioramenti della rete idrografica, sistemazioni agrarie (muri a secco, viabilità vicinale, impianto e cura forestale ecc.) piccole industrie di trasformazione come molitorie a acqua e di micro-impianti di produzione energetica rinnovabile;
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Blocco di ogni tipo di urbanizzazione e costruzione che non sia finalizzata all’agro-ecologia e possibilmente con materiali, come legno o terra, facilmente demolibili, e rinnovamento dei regolamenti di polizia rurale.
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Istituzione di cantieri di lavoro per i nuovi insediamenti agro-ecologici con impiego di operai in cassa integrazione, tirocinanti, studenti, immigrati con borse di studio. I cantieri saranno centri di istruzione e sperimentazione di agro-ecologia comprendente ogni aspetto della vita rurale e a cui si aggregheranno anche le scuole di ogni ordine e grado nelle attività pratiche inseparabili dalla formazione. Le associazioni che da anni lavorano in queste materie e rappresentano le varie scuole di agricoltura senza inquinamenti, organizzeranno il personale docente anche con contributi esteri.