Secondo i principi della millenaria Medicina Tradizionale Tibetana, uno stile di vita corretto ed una dieta appropriata alle nostre esigenze fisiche, al ritmo stagionale ed alla natura ci consentono di mantenere lo stato di equilibrio ed una buona energia. Seguire il ritmo stagionale è di fondamentale importanza per il corpo fisico e per la mente. In primavera, ad esempio, è consigliabile seguire una dieta che non affatichi il fegato evitando i cibi troppo pesanti. Le erbe e gli ortaggi di stagione, quindi anche gli asparagi, sono alimenti consigliati per seguire un’alimentazione sana, consapevole e naturale, nel rispetto della stagionalità dei prodotti.
L’asparago è una pianta poliennale che appartiene alla famiglia delle Asparagacee, una sottofamiglia delle Liliacee. I germogli (o turioni) sono la parte commestibile. Il nome deriva dal latino asparagus, e dal greco asparagos. Conosciuto nell’antico Egitto, dove veniva coltivato anche per le sue qualità medicamentose, apprezzato come pietanza nobile anche dai Romani, l’asparago sembra sia originario dell’Asia e da lì diffuso in Spagna, Grecia e in tutta Europa.
Ne esistono diverse varietà o cultivar. In commercio si trovano quelli bianchi, verdi o violetto. L’asparago bianco germoglia e cresce sottoterra in assenza totale di luce cosi che la fotosintesi clorofilliana non possa svilupparsi e viene raccolto prima della sua uscita dal terreno. Quello verde germoglia all’aria portando a compimento il processo di fotosintesi.
La raccolta viene effettuata in un periodo limitato; un detto popolare lega il periodo ideale dal 19 marzo - ricorrenza di San Giuseppe - al 13 giugno, festa di Sant’Antonio da Padova.
Gli asparagi sono poco calorici e contengono molta fibra, vitamina C, vitamina B e sali minerali, tra i quali Calcio, Fosforo e Potassio. Sono ottimi diuretici ed hanno una funzione antidepressiva in quanto contribuiscono ad innalzare i livelli di serotonina. Vengono da sempre considerati afrodisiaci.
In cucina le ricette con gli asparagi sono numerose, possono essere utilizzati per preparare appetitosi antipasti, primi piatti, contorni, frittate, torte salate; saltati in padella, gratinati o semplicemente bolliti risvegliano la nostra creatività.
Il gastronomo e scrittore Giuseppe Maffioli nel libro La Cucina Trevigiana così li descrive:
“Data la loro delicatezza, ed anche il loro prezzo, gli asparagi sono sempre stati considerati nel Trevigiano un cibo di eccezione che rende straordinaria la colazione o la cena durante la quale si servono”
Una ricetta tipica, facile e gustosa, della cucina tradizionale veneta è la classica preparazione “Asparagi e uova”, con gli asparagi di Azienda Agricola Dal Bò, Azienda Agricola Rui Ferruccio, Azienda Agricola Siamo Natura, Fattoria Futura, Società Agricola Villanova; con le uova di Azienda Agricola Grava Lorenzo, Ortogiochi di Ermes Perinelli, Società Agricola Pernatura, Azienda Agricola De Panni Attilio; con l’olio extra vergine di oliva di Azienda Agricola Manolio Francescantonio, Cooperativa Agricola Valdibella, Ortogiochi di Ermes Perinelli, Polentes Wines; con l’aceto di vino di Acetaia Bonfigliol: tutti e solo prodotti della Retecontadina !!!
Ecco la ricetta proposta dallo stesso Giuseppe Maffioli:
Si cuociono gli asparagi a seconda della loro grossezza da 10 a 20 minuti. Toglierli dall’acqua e servirli caldi o tiepidi o anche freddi con uova sode, olio, aceto, pepe e sale. Ogni commensale formerà sul proprio piatto una specie di salsina triturando l’uovo sodo con i rebbi della forchetta, aggiungendo il pepe e il sale, quindi l’aceto e per ultimo l’olio che dovrebbe essere di oliva, ma di sapore delicato. Si immergono gli asparagi uno ad uno nella salsina che dovrà essere piuttosto soda”
In abbinamento, considerate le caratteristiche organolettiche del piatto, si consigliano dei vini bianchi rifermentati in bottiglia sui propri lieviti, come ad esempio “Moz” e “450 slm” di Azienda Agricola Costadilà, “Bolle Bandite” di Azienda Agricola Carolina Gatti, “Boschera” di Azienda Agricola Alessandro Winkler, “Me Pare” di Azienda Agricola Crodi, “sur lie” di Polentes Wines: anche questi tutti e solo vini della Retecontadina !!!
Antonella Pianca